Lezione e forum con il pubblico

Giochiamo con l’incomprensibile

 a cura di Giuseppe Manfridi

Pochi sanno che il Premio Nobel per la Letteratura Bob Dylan ha scritto un solo libro rimasto assai poco noto e che certo non ha avuto alcuna rilevanza nel fargli guadagnare il prestigioso premio: Tarantula. Si tratta di un romanzo visionario e dai tratti all’apparenza inaccessibili, al pari di ben altri titoli assai più significativi, da Tristram Shandy di Laurence Sterne all’Ulysses e, soprattutto, a Finnegans Wake di James Joyce.

Partendo dalla curiosità di questa singolare riscoperta il presente convegno letterario propone un pomeriggio all’insegna dell’incomprensibile nelle lettere (concetto, peraltro, facilmente estendibile alla musica e alle arti figurative), e alla legittimità che un testo ha di essere affrontato senza l’obbligo a farsi intendere nel senso usuale del termine. 

In un simposio dai tratti volutamente eccentrici in cui il dibattito col pubblico assumerà una parte rilevante e seguendo le linee tracciate da scrittori e critici che hanno fatto della materia una forte ragione di interesse personale, verranno discusse ipotesi di lettura che siano in grado di far entrare in confidenza con opere altrimenti inclini a creare un diffuso sgomento in chi le affronti sprovvisto dei giusti criteri interpretativi, se non addirittura un rifiuto preventivo sino alla totale alienazione.

Il forum ha lo scopo di focalizzare la premura da mettere in conto quando ci si accosta ad autori che hanno tentato e tentano sia ardimentose ricerche linguistiche, sia sperimentazioni capaci di mettere in discussione le strutture stesse della narrazione, e perciò a rischio di essere esclusi dalla lettura di un vasto pubblico con la conseguente messa in mora di grandi repertori sia classici che contemporanei.